23 NOVEMBRE 1980 – Una crepa che dura da 41 anni.

Il terremoto del 23 novembre 1980, noto come il terremoto dell’Irpinia è stato il più forte evento sismico che ha colpito l’Italia negli ultimi 100 anni. Caratterizzato da una magnitudo pari a 6,9, fu avvertito in quasi tutta Italia, con conseguenze devastanti: causò 3.000 vittime: tra queste le 77 di Balvano in cui 66 erano bambini. Proprio per questo motivo, questa data a Balvano è molto sentita ed ogni anno si organizzano degli eventi per non dimenticare l’accaduto. La stretta collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e Don Saverio Papicchio ha dato vita ad un bel palinsesto, rivolto a tutte le fasce di età, a partire dai più giovani fino ad arrivare ai più anziani, affinchè quel fatidico giorno non possa mai essere dimenticato.

Per iniziare, Domenica 21 Novembre è stata celebrata una messa presieduta da Mons. Salvatore Ligorio, durante la quale l’artista Ezio Di Carlo ha donato la sua opera intitolata “23 Novembre 80 e Dopo” alla chiesa Santa Maria Assunta di Balvano. I volontari dell’Associazione Protezione Civile di Balvano, oltre a presiedere la celebrazione, hanno aiutato a sistemare il quadro nella chiesetta dedicata proprio alle vittime del Terremoto dell’80.

Lunedì 22 Novembre, invece, presso la palestra comunale è stata allestita una mostra fotografica con gli scatti di Gerardo Quagliata, Raffaele Le Caldare e Graziano Basileo, che mossi dalla loro passione per la fotografia, hanno saputo cogliere gli scorci più emozionanti del nostro territorio. A questo evento dal titolo “ARTE IN MEMORIA: GENERAZIONI DIS-CONNESSE”, sono stati presenti tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo Michele Carlucci del Plesso di Balvano che, muniti della loro enorme curiosità, hanno posto numerose domande alla commissione costituita da Maria Salvia, Gerardo Pacella, Alessandro Falanga e Antonio Casciano, Presidente dell’Associazione Protezione Civile di Balvano e grande conoscitore di leggende e storie popolari di Balvano. Il tutto è stato coordinato da Giulia Pietrafesa e Giuseppe Macellaro.

Il 23 Novembre è un giorno molto sentito anche da tutti i volontari dell’Associazione Protezione Civile Balvano poiché da quel tragico giorno, è iniziato un percorso, che due anni dopo, nel 1982, ha portato alla nascita del Dipartimento della Protezione Civile con l’obiettivo di coordinare tutte le forze e le risorse di cui il Paese dispone per affrontare le emergenze. Proprio per questo motivo e per non dimenticare tutte le 77 anime portate via, ogni anno i nostri volontari ci tengono fortemente a portare a spalla una corona d’alloro fino al cimitero, per rendere omaggio a tutte le vittime, tra cui tanti bambini e un’intera generazione spazzata via.

Nel Pomeriggio, invece si è svolto un convegno, “EMERGENZA, SICUREZZA E PREVENZIONE” in cui sono state messe a confronto le esperienze e le riflessioni sull’accaduto e sul dopo, tutto approfondito dalle testimonianze di volontari, Vigili del Fuoco, forze dell’ordine e sindaci che hanno vissuto quei giorni in prima linea. Infine, sicuramente il momento più toccante è stata la fiaccolata con la quale ancora una volta si è voluto ricordare tutte le vittime del Terremoto dell’Ottanta, in cui ogni parente, ogni famiglia, ogni cittadino ha portato con sé un lume, affinché il ricordo di queste persone possa sempre vivere nel cuore di chi li ha amati, li ama e li amerà per sempre.