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CHI SIAMO?

La nostra Storia

Balvano è un piccolo paese della Basilicata che è stato colpito dal Terremoto dell’Irpinia, il 23 Novembre 1980.

Balvano è un piccolo paese della Basilicata che è stato colpito dal Terremoto dell’Irpinia, il 23 Novembre 1980. Questa catastrofe ha distrutto la maggior parte del paese e la caduta del muro frontale della chiesa madre uccise ben 78 persone.
I cittadini colpiti da questo disastro hanno ricevuto aiuto da tutta Italia, con persone che si sono precipitate sul posto, tramite associazioni cattoliche, ed ogni tipo di unione spontanea nata in quel momento, con lo scopo di aiutare i cittadini in difficoltà. Finalmente nel 2008, l’amministrazione comunale del tempo e il Sindaco Costantino Di Carlo, viste le tante richieste da parte dei cittadini, hanno iniziato a contattare gruppi già costituiti e persone del posto disposte con la voglia di mettere a disposizione il proprio tempo libero per la formazione di un’Associazione. Il 20 Ottobre 2008 è nata così la Protezione Civile Gruppo Lucano Balvano. Inizialmente il nostro percorso nel mondo del volontariato è stato agevolato dal fatto di appartenere ad una grande organizzazione come quella di Gruppo Lucano.

Dopo solo 6 mesi dalla nascita della nostra Associazione, nel pieno della formazione e della costruzione del gruppo, in Abruzzo si è avvertita una forte scossa di terremoto che ha provocato molte perdite umane e ingenti danni a tutto il territorio Aquilano. Non sappiamo se questo per noi sia stato un caso o un segno del destino. Gruppo Lucano è partito per i soccorsi e noi di Balvano abbiamo dato subito la nostra disponibilità, mossi da ciò che più ci contraddistingue: il senso del volontariato. Nei sette mesi in cui Gruppo Lucano ha sostenuto l’Abruzzo, i volontari di Balvano si sono contraddistinti per aver avuto il maggior numero di presenze nel campo Ex Italtel 1 del L’Aquila. Finita l’emergenza, ci siamo dedicati al nostro paese con la campagna antincendio boschivo e la divulgazione informativa sui pericoli nei quali si incorre quando si opera a stretto contatto con il fuoco. Ci siamo dedicati a temi sociali e stando a contatto con le persone ci siamo accorti che dovevamo impegnarci in eventi con lo scopo promulgare la socializzazione tra le persone. Questo ci ha spinto a riprendere la “Sagra ri cavatiedd”, manifestazione molto importante per la nostra piccola comunità poiché ha dato valore al piatto tipico balvanese per eccellenza. Inoltre ci siamo occupati a 360° dei nostri compaesani con l’organizzazione di eventi volti sempre alla socializzazione, come nel caso de “La Giornata dei Ragazzi”, e alla prevenzione nelle scuole tramite informazione e prove di evacuazione. Nel 2012 vi è stata un’altra scossa di terremoto in Emilia e noi siamo subito stati pronti a partire. Il nostro gruppo è stato mandato a Carpi dove ha collaborato con la Croce Rossa Italiana per l’organizzazione e il funzionamento di un campo con 800 sfollati. Anche in questo caso la nostra Associazione si è contraddistinta per maggior numero di presenze e per il lavoro svolto in maniera eccellente in condizioni di calamità. Nel Gennaio del 2014, dopo molte riunioni, con i nostri volontari abbiamo deciso di distaccarci da Gruppo Lucano e provare a fare un’esperienza locale come Protezione Civile. Inizialmente è stato molto difficile per noi intraprendere la strada giusta, poiché fare volontariato nel proprio paese è molto diverso dal farlo fuori, infatti si è fortemente influenzati dal fatto di conoscere personalmente i compaesani.

Oggi, senza ombra di dubbio, possiamo certamente dire di aver fatto la scelta giusta. Da quel Gennaio 2014 le cose sono molto migliorate e quello che la Protezione Civile Balvano ha creato negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi anni, la nostra associazione ha incrementato le attività per bambini e ragazzi con lo scopo di divulgare temi sulla prevenzione e sulle buone pratiche di protezione civile. La nostra idea, infatti, è quella di indirizzare, fin da piccoli, i giovani lungo un percorso in cui la presenza dei Volontari e della Protezione civile è una costante.  In questa direzione nel 2017, con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, abbiamo organizzato un Campo Scuola in cui alcuni ragazzi hanno vissuto per una settimana in tenda, facendo così emergere il concetto di emergenza e rischio. Il 2020 è stato un anno molto particolare data l’emergenza Covid 19, ma questo non ci ha fatto perdere di vista quelli che sono gli obiettivi della Protezione Civile, ovvero le attività di previsione, prevenzione e informazione dei rischi territoriali. Infatti abbiamo preso parte alla campagna “Io non rischio” del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile che ha come obiettivo finale la divulgazione dei concetti e delle buone pratiche di Protezione Civile per favorirne la sensibilizzazione, formando così un cittadino consapevole e preparato. Oggi ringraziamo tutti per la stima nei nostri confronti, con la quale il nostro piccolo paese ci ripaga giorno per giorno.